sono passati 75 giorni. oggi solo senza parole, raro. difficile anche scrivere.
non e' tristezza, e' difficolta' nel razionalizzare. rientrano sempre in gioco quelle aspettative dalle quali tanto si cerca di non farsi influenzare, ma che poi, inevitabilmente, entrano in gioco. forse e' assenza. non dovrebbero le presenze riempire degli spazi? perche' allora sembrano essere le assenze a creare nuovi vuoti?