
È difficile, bottone, è uno da giubba, non uno di quei milioni di bottoncini con quattro buchi, non è uno che si spezza. Lui, ha un unico foro, o lo centri, o no, non c'è margine di errore, o ti ci trovi o non ti parla. Molletta è delicata, e gentile. E, ad un certo punto, arriva un qualcosa che sembra una richiesta di aiuto, che in questo caso non si può dire ma se fossero persone, metaforicamente, si sbottonerebbero, no, non per togliersi i pantaloni, insomma, arriva un momento, in cui, bottone si sbilancia, anzi, si lascia un po' andare, ma non per scelta, piuttosto per necessità, e molletta, acuta, e di nuovo, gentile, comprende, e succede, succede che si incastrano, in una forma nuova, perché è molletta, che abbraccia bottone, e bottone, che di solito contiene, che adesso riempie, e si lascia andare, e tutto si congela, ma non fa freddo, fa che questa strana costruzione è naturale, ed assurda, è incredibile; i baci delle nonne sulla fronte. ed è magia.
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