Con questa lettera saluto te, te che in così poco tempo sei diventato.
Vorrei scrivere di amarezze e brutti momenti ma il vero paradosso è che non ci sono, non c'è niente di brutto, non c'è rancore, non c'è rabbia. C'è solo un grande dispiacere. Vorrei scrivere anche di un cuore spezzato ma spezzato non è: solo un cuore che si sarebbe riempito di te - fermandosi invece oggi. Come se ad un certo punto tutto si fosse congelato: la temperatura adesso è quella dei ricordi.
Tanto sarebbe stato bello. Tanto mi sarebbe piaciuto.
E' strano come e quanto in questa vita crediamo che tutto sia possibile e poi così semplicemente ci arrendiamo, o lasciamo andare, o dimentichiamo, o pensiamo ancora che il famoso gioco non valga la candela.
Quel che è certo è che non sapremo mai quanto sia il caso fino a quando non avremo il coraggio di vivere e se questo non accadrà, semplicemente, ancora una volta, per un qualche anche stupido motivo...
Rimarrà comunque un dolce ricordo.
Il Quid? Bastano i ricordi o i voli pindarici della nostra mente a farci sentire il vero sapore delle emozioni? Io al momento, credo di no. Rimarrò sempre dell'idea che tutto questo, per quanto l'abbia annusato, non sia mai stato tra le portate del mio menu, perché di quel ristorante io la porta, purtroppo, non l'ho mai aperta.
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